Il Consumo di Suolo e le Logistiche: non è solo un dilemma ambientale

Ogni anno, ettari di terreno fertile vengono trasformati in aree edificate, compromettendo la biodiversità, l’agricoltura e i cicli naturali dell’acqua.

La logistica, con i suoi grandi centri di distribuzione e le reti di trasporto, contribuisce notevolmente a questo problema. Non solo consuma grandi quantità di suolo, ma contribuisce anche all’inquinamento atmosferico e acustico, offre lavoro di scarsa qualità e genera problemi sociali molto impattanti.

Il consumo di suolo e le logistiche sono questioni complesse che richiedono un’azione concertata da parte di governi, aziende e individui.
Sono questioni che non possono essere lasciate in mano ai singoli comuni perche’ privi di mezzi per comprendere il vero valore del territorio sacrificato al cemento, perchè facilmente ricattabili, perchè non hanno sufficiente sensibilità e visione degli effetti aggregati di tante iniziative simili sui trasporti, sull’inquinamento, sul depauperamento del valore degli immobili, sulla produzione alimentare, sulla salute, sul clima (anche locale)… In definitiva sulla nostra qualità di vita a partire da quella dei residenti.

Solo attraverso sforzi combinati possiamo sperare di preservare i nostri preziosi terreni per le generazioni future.

La pianificazione urbana e del territorio in genere dovrebbero considerare la conservazione del suolo come una priorità. Le aree verdi non solo forniscono habitat per la fauna selvatica, ma contribuiscono in modo fondamentale anche al benessere umano.

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